
Ribes Grossularia ci ricorda di volgere lo sguardo al sentiero percorso dai nostri antenati ed a continuare sulla via tracciata per noi.
Gli antenati di cui parliamo non sono necessariamente i parenti stretti, si tratta degli avi di tutta l’umanità.
Gli antenati custodiscono la conoscenza collettiva, alla quale possiamo attingere se ci rivolgiamo a loro.

Questa pianta ci ricorda che dobbiamo contattare le nostre radici, in modo da poter comprendere chi siamo e quindi, chiedere ed ottenere risposte.
Ci aiuta in questo percorso ritrarre i sensi dalla manifestazione del mondo materiale, ciò che viviamo e vediamo è velato da cittamaya, le illusioni mentali.
Non significa che non sia reale, è piuttosto una forma di proiezione mentale, una interpretazione, che non è necessariamente la sola ed unica.

Poniamoci al confine tra realtà ed illusione, tra mondo visibile e mondo percepibile, mantenendo lo sguardo contemporaneamente su entrambe le realtà, per fonderle in un punto.
Uomo e Cosmo si compenetrano in armonia.
Nella pratica faremo esperienza di meditazione in movimento, le asana ci accompagneranno verso l’introspezione, alla ricerca delle nostre radici antiche.
Risvegliamo l’elemento fuoco, promotore di trasformazione e rinnovamento.
Buona pratica.
Namaste, Enrica.
